Appropriatezza

La definizione di appropriatezza condivisa a livello internazionale è quella secondo cui una prestazione è appropriata se oltre ad essere efficace viene erogata a quei soggetti che ne possono realmente beneficiare, con la modalità assistenziale più idonea e con le caratteristiche (di tempestività, di continuità, ecc.) necessarie a garantirne effettivamente l’utilità. In altre parole, una prestazione dovrebbe essere erogata rispettando il quadro clinico del paziente e le indicazioni per le quali si è dimostrata efficace, nel momento giusto e secondo il regime organizzativo più adeguato.
L’appropriatezza va dunque valutata sia rispetto alle modalità di erogazione della prestazione stessa sia rispetto alle esigenze di salute del destinatario della prestazione, tenendo conto di una serie di variabili che vanno oltre le caratteristiche specificatamente cliniche del quadro patologico presente.
Generalmente, i vari ambiti dell’appropriatezza vengono ricondotti a due componenti fondamentali (appropriatezza clinica e appropriatezza organizzativa) e vengono indagati dalla maggior parte dei Paesi mediante indicatori ad hoc, finalizzati appunto a verificare se il sistema è rilevante rispetto ai bisogni di salute e basato su standard scientificamente validi e condivisi. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di indicatori che fanno parte di programmi istituzionali di controllo della qualità globale dell’organizzazione sanitaria, i quali ovviamente includono numerosi indicatori aggiuntivi a quelli di qualificazione dei soggetti erogatori. In ogni caso la misura dell’appropriatezza contribuisce fortemente a determinare la struttura complessiva della performance di un sistema sanitario e a valutarne gli eventuali cambiamenti nel tempo.
Conseguentemente, come del resto avviene per gran parte delle altre dimensioni, deve essere considerata un elemento del sistema non scindibile dagli altri e valutabile con metodologie integrate.
In Italia esistono vari strumenti di valutazione, specie nel settore dei ricoveri ospedalieri.
Dal punto di vista normativo, le indicazioni del D.lgs 229/99 contengono espliciti riferimenti all’appropriatezza come condizione necessaria dei Livelli Essenziali di Assistenza erogati dal SSN. In Italia, molti degli indicatori routinariamente prodotti sulla base delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) e alcuni degli indicatori inclusi nel sistema di garanzie per il monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (DM 12/12/2001) possono essere effettivamente considerati indicatori di appropriatezza (come, ad esempio, il tasso di ospedalizzazione per particolari procedure chirurgiche, la percentuale di ricoveri evitabili per patologie acute o croniche, ecc.); manca ancora, come per tutti gli altri ambiti della performance, una riorganizzazione del sistema informativo esistente in funzione della misurazione della dimensione dell’appropriatezza o una sua eventuale implementazione per questo specifico obiettivo.

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